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Progetto

Il museo come luogo delle cure Progettazione di un intervento psicosociale per persone con demenza e per i loro caregiver mediato dalla fruizione di opere d’arte.

Ambito d’intervento:

Assistenza e Solidarietà Sociale

Il bisogno al quale il progetto intende rispondere:

La mediazione artistica crea canali di comunicazione non verbale attraverso i quali costruire una relazione con le persone con demenza e i loro familiari. Permette di stimolare le capacità conservate, valorizzando attenzione, memoria, linguaggio, funzioni esecutive e funzioni visuo-spaziali; inoltre per il caregiver riduce lo stress e il burden, attraverso attività creative non consuete e sostegno emotivo.

Il territorio interessato:

Regione
Lazio
Provincia
RM

L’idea progettuale in sintesi:

Il progetto intende offrire a gruppi di malati di demenza assieme ai loro caregiver (max 20 persone), l’opportunità di sperimentare un approccio terapeutico-riabilitativo mediato dalla fruizione di opere d’arte opportunamente selezionate nei musei o in mostre temporanee. Ha la durata di un anno ed è articolato in moduli mensili; ciascun modulo prevede la presentazione di tematiche e di opere d’arte differenti. Ogni mese si svolgono due incontri, progettati e condotti da un gruppo multidisciplinare (geriatra, psicologo, terapista occupazonale, valontari), il primo incontro si svolgerà presso il museo ed il secondo, a distanza di una settimana, in un laboratorio scelto ad hoc per permettere la rielaborazione di quanto visto attraverso modalità espressive. Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono: – utilizzare l’arte come stimolo cognitivo ed emotivo – incrementare le abilità comunicative e relazionali del malato – migliorare il benessere del malato e del caregiver.

Punti di forza del progetto:

La demenza, in particolare la malattia di Alzheimer, è caratterizzata da un deterioramento progressivo e ingravescente delle capacità cognitive e comportamentali. Ritiro sociale e solitudine dominano spesso la quotidianità del malato e di chi se ne prende cura. Il lavoro di gruppo, la socializzazione, il controllo delle emozioni, un diverso canale di ralazione tra caregiver e assistito sono alcuni dei punti di forza emergenti da esperienze costruttive passate.

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Informazioni sull’ Associazione che propone il progetto

placeholder-persona
Alzheimer Uniti Roma APS
Viale Prospero Colonna 46
1999

Missione:

La nostra missione è ottenere le cure adeguate per le persone con Alzheiemr o altro tipo di demenza, e l’appropriato sostegno alle famiglie, nel rispetto dei diritti e della loro dignità. l’Associazione si proponoe come interlocutore e portavoce prssso le Istituzioni pubbliche e private. Vuole dare ai reali bisogni materialoi e spirituali dei malati e di tutte le persone che se ne occupano; vuole sviluppare un pensiero solidale, forte e responsabile, nell’ambito della societò attuale.

Visione:

Obiettivo costante è poorre al centro la persona, valorizzare le sue capacità conservate, evitare l’insorgenza fdei disturbi del comportamento, rinforzare l’autostima, mantenere il più a lungo l’autonomia, sostenendo la qualità di vita. L’Associazione sperimenta modelli basati sull’integrazione con le altre risorse del territorio; non vuole essere una alternativa delle Istituzioni, ma un laboratorio di innvazione, uno stimolo al cambiamento, al miglioramento sdei servizi.

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