Questi sono i progetti vincitori della prima edizione

Qui disponibili tutti i dettagli
per votare il vostro preferito!

Entrando sulle singole schede è possibile trovare tutte le informazioni sul progetto

x Chiudi

Filtra per categoria:
Ordine di visualizzazione:
Progetto vincitore

Ecostalla

Insufficienti risposte sul territorio di Cuneo di progetti di reinserimento lavorativo per persone svantaggiate e/o con disabilità, soprattutto in contesti di agricoltura sociale, che negli ultimi anni hanno mostrato di avere grande efficacia terapeutica e curativa. – Importanti problemi di sostenibilità ambientale degli allevamenti legati a pratiche nocive consolidate – Rendere operativo un prototipo di ECOSTALLA testato dal 2014 perchè diventi fonte di latte per il caseificio
Progetto vincitore

InclusiOne

Il bisogno principale a cui il progetto intende rispondere è quello di abbattere gli stereotipi e la discriminazione nei confronti della disabilità utilizzando lo sport. Grazie ai numerosi valori che esso insegna, in primis il senso di appartenenza al gruppo, ma anche la solidarietà e la disciplina, Sportivamente promuove l’inclusione combattendo le discriminazioni attraverso un percorso in acqua, contribuendo all’aumento del benessere psico-fisico dei bambini.
Progetto vincitore

RistorAzioni - per l’inserimento lavorativo di giovani con disabilità intellettiva/disturbi evolutivi

Il progetto parte da due bisogni fondamentali: il lavoro e la socializzazione. L’ultimo rapporto sulla situazione sociale della Provincia di Pisa afferma che la media di disoccupati con disabilità è pari al 51,3%, superiore alla media regionale del 50,5 %. Rispetto al bisogno di socializzazione, i dati Istat evidenziano che solo il 9,3% delle persone con disabilità ha una vita sociale attiva (dati ufficiali 2019)
Progetto vincitore

La Bottega della Loggetta

La Bottega della Loggetta vuole essere una risposta all’esclusione dei ragazzi con disabilità negli ambiti lavorativi fornendo loro gli strumenti necessari ad esercitare un mestiere in linea con le richieste della società. Poter quindi intendere la disabilità non come peso ma come risorsa.
Progetto vincitore

LOCANDA TRE CHIAVI: LAVORO INTEGRAZIONE SOLIDARIETA'

onsiderata la difficoltà connaturata delle persone con disabilità intellettiva nel trovare e mantenere un lavoro, dovuta sia alle difficoltà relazionali insite in questo tipo di disabilità, sia alle difficoltà di accettazione delle “disabilità” in genere della società stessa, la Fondazione, intende creare un percorso di inserimento lavorativo permanente, in un ambiente protetto, rivolto ad adulti con autismo grave che si pone l’obiettivo di contrastare la povertà creando una mensa solidale.
Progetto vincitore

ConVivendo

Su Padova i giovani adulti con autismo non hanno possibilità di emancipazione dalla famiglia: le comunità alloggio sono poche e in genere sono luoghi in cui la persona autistica fatica ad essere inserita; i gruppi appartamento richiedono livelli di autonomia spesso irraggiungibili. Vi è quindi il bisogno di servizi adatti già dalla giovinezza che permettano ai ragazzi di acquisire livelli di autonomia con aiuto degli operatori sempre minore.
Progetto vincitore

Crisalide

Il bisogno riguarda i ragazzi in ritiro sociale/hikikomori che all’uscita dall’isolamento hanno possibilità limitate dopo aver abbandonato un percorso lineare (studio-diploma-lavoro). Per rispondere al bisogno ipotizziamo 2 strade: -tirocini risocializzanti in aziende che possano offrire opportunità a ragazzi che hanno necessità di sperimentarsi in forma graduale e protetta per poi accedere a percorsi lavorativi -reinserimento in percorsi scolastici in centri di formazione professionali
Progetto vincitore

Un territorio che nutre grazie all'Emporio Solidale del Lodigiano

Il bisogno di cibo si ripropone in misura drammaticamente sempre più consistente soprattutto nei soggetti già svantaggiati. Il progetto vuole, attraverso il lavoro del magazzino del Centro di Raccolta e dell’Emporio Solidale, essere per Lodi e il lodigiano il segno concreto dell’impegno per il diritto al cibo e il contrasto allo spreco alimentare e il luogo dove fare esperienza di comunità e di inclusione delle fragilità e diversità, attraverso un servizio sempre più dignitoso e personalizzato.
Progetto vincitore

A Casa di Edo 2

Più che un bisogno, risulta essere una vera e propria esigenza. La concreta assistenza materiale ( attraverso l’ospitalità gratuita nella casa di accoglienza ) e psicologica ( attraverso l’assistente ludica ed attraverso tutti i nostri volontari che frequentano la casa stessa ), sono segni tangibili che aiutano le piccole, i piccoli ed i loro genitori che vivono un periodo della loro vita fatto di ospedalizzazioni, terapie invasive e problematiche economiche in una città che non è la loro.
10°
Progetto vincitore

Da spreco a Risorsa

Situazioni di fragilità e di bisogno alimentare, anche conseguenti alle crisi in atto (guerra, Covid, caro vita), di popolazione particolarmente esposta (famiglie con minori, anziani soli, persone non autonome in situazioni di precarietà economica, ecc.). Cui si aggiungono 95 famiglie rifugiate da Ucraina.
11°
Progetto vincitore

Verona Minor Hierusalem: cultura e innovazione per l’inclusione sociale intergenerazionale

Il progetto risponde al bisogno di una reale innovazione per l’inclusione culturale e sociale, nel pieno rispetto dell’identità culturale e intellettuale degli stakeholder interni (volontari) ed esterni (bambini e adulti stranieri). Punta ad una partecipazione culturale rispettosa ma impattante, che rafforzi e migliori l’inclusione delle diverse comunità residenti in Veronetta, in modo che, da spettatrici, esse diventino sempre più protagoniste all’interno del territorio in cui vivono.
12°
Progetto vincitore

La minestra del Papa

I costi di gestione delle nostre strutture stanno aumentando, come quelli di qualsiasi famiglia italiana. Ciò per converso comporta che aumentino le richieste di intervento da parte nostra. Ogni pasto finito a oggi ci costa intorno ai 6 euro. Vorremmo continuare a mantenere gli standard sia qualitativi che quantitativi che ci caratterizzano da sempre.
13°
Progetto vincitore

LudoLab, il nuovo Centro Ludotecnica inclusiva: anche i bambini con disabilità hanno il diritto di giocare, per crescere

Ogni bambino, oltre la propria disabilità, custodisce in sé il desiderio di giocare e ha diritto di vivere il gioco, leva fondamentale per stimolarne capacità e inclusione. Ma il gioco non è valorizzato per il bambino con disabilità, anche perché, affinché possa giocare, è necessario strutturare uno spazio che sostenga le sue possibilità: questo è il nuovo LudoLab, luogo dove il bambino, giocando, cresce, impara, comunica, sperimentando il desiderio di condivisione di attività e piacere.
14°
Progetto vincitore

IL VINILE: una incisione che inSEGNA

Adulti che hanno percorsi difficili alle spalle (con devianze,disabilità,senza supporti familiari)hanno difficoltà di accesso al mondo lavorativo. Sono apprendisti a cui bisogna dedicar tempo per l’apprendimento. La riproduzione dei dischi in vinile, in cui vi è una domanda crescente del mercato, eseguito internamente nella cooperativa, diventa occasione formativa ed esperienziale; un confronto diretto col mondo del lavoro al contempo guidato da educatori che conoscono le criticità degli utenti
15°
Progetto vincitore

DB GIOVANI.COM

Oggi una rivoluzione ha cambiato il nostro modo vivere: lo sviluppo e l’ampia diffusione di sistemi di comunicazione (telefonia, computer, rete internet e sistema televisivo. Ciò ha ampliato i contesti educativi, non più limitati a quelli scolastici, parrocchiali o sportivi. I media sono ormai capaci di influenzare il comportamento individuale. Per questo risulta necessario un confronto che riesca a mettere insieme il mondo dei media con la responsabilità educativa degli adulti
16°
Progetto vincitore

BuoniBuoni - Cucina sociale contadina

Il progetto vuole rispondere al bisogno di formazione professionale e inserimento lavorativo di persone con disabilità intellettiva ed autismo in un territorio dove la povertà fa spesso rima con disabilità, in cui non esistono servizi dedicati presenti in altre regioni, in cui 4 giovani su dieci sono senza lavoro (uno dei dati peggiori dell’Ue), dove le persone con disabilità non conseguono titoli di studio né hanno accesso alla formazione professionale.
17°
Progetto vincitore

Stazione Panzana - La radio a scartamento ridotto

Dare continuità e sostenibilità a un progetto di inclusione sociale che coinvolge 14 pazienti psichiatrici, con prospettive di sviluppo verso l’inclusione lavorativa. Il livello di capacità e competenza raggiunto dallo staff di Stazione Panzana sta realmente creando le condizioni per la trasformazione di un’attività socio-culturale in lavoro, o almeno in attività parzialmente retribuita. Per arrivare a ciò serve una spinta finale, con il relativo sostegno economico.
18°
Progetto vincitore

Abbiategrasso, prima città italiana amica delle persone con demenza: interventi di formazione e sensibilizzazione della comunità.

Favorire l’inclusione e la partecipazione delle persone con demenza e dei loro familiari nella vita sociale e abbattere lo stigma associato, che si può trasformare in una vera e propria barriera di accesso all’informazione, alla diagnosi tempestiva e all’accesso ai servizi. Questi gli obiettivi previsti dalle Comunità Amiche delle Persone con Demenza.
19°
Progetto vincitore

La Città dei miti

Teatro dei borgia, attraverso azioni di spettacolo si muove verso un’umanità emarginata: prostitute, poveri e malati. Il fine degli spettacoli non è la denuncia sociale, ma la ricerca sull’attivazione del mito, la cui componente tragica può esplodere solo calando il racconto in una situazione estrema. Per questo gli attori di TB svolgono una costante ricerca sul campo, per permettere il legame tra la trascendenza del mito e la contingenza umana, reale, della città in cui il progetto interviene
20°
Progetto vincitore

BICI DEGLI ABBRACCI

Permettere l’accesso all’attività sportiva e ludica del poter andare in bicicletta in sicurezza tramite la HUGBIE (Tandem degli abbracci) a persone con autismo e disabilità garantendo loro anche la gratificante sensazione di controllare il mezzo.
21°
Progetto vincitore

Lavoro protetto Le Vele

Promozione di formazione e acquisizione dei pre-requisiti/requisiti lavorativi a favore di soggetti con disabilità, al fine di facilitare e/o realizzare la loro inclusione socio-lavorativa. La Fondazione ha aperto nella propria sede scuole bottega sperimentali del pane, della pasticceria, agro-alimentare; un’attività di domestica (pulizie), controllo dell’effettuazione delle manutenzioni presenti in cascina e manutenzione generale; un’attività di ristorazione su eventi programmati privati.
22°
Progetto vincitore

UN PC, UN TABLET E UN ROBOT PER AMICO

Il progetto si propone di far sì che i ragazzi raggiungano l’autonomia in diversi ambiti comunicativi
23°
Progetto vincitore

UN NUOVO INIZIO: percorsi innovativi di sviluppo inclusivo su base comunitaria per bambini e ragazzi con Sindrome CHARGE.

Risponde al bisogno urgente di inclusione sociale di bambini e ragazzi affetti da Sindrome CHARGE che rischiano di rimanere discriminati dalla propria comunità a causa della loro malattia rara, considerata oggi una delle principali cause di sordocecità congenita. Ad oggi in Italia non esistono studi specifici o approcci metodologici per la loro inclusione nei contesti sociali di riferimento (casa, scuola, i pari) come non ci sono centri o terapie adeguate coperte dal sistema sanitario.
24°
Progetto vincitore

PELLEGRINI IN ARTE

L’idea principale è che la bellezza fa bene: siamo convinti che “gustare” il bello diventi una esperienza positiva per tutti, soprattutto per quelle categorie di persone alle quali solitamente è limitata l’accessibilità al nostro patrimonio artistico. Gustare la bellezza fa bene e poter far accedere alla bellezza fa altrettanto bene, così la necessità di preparare operatori capaci di coinvolgere e di farsi coinvolgere diventa un circuito virtuoso con effetti positivi su riceventi e offerenti.
25°
Progetto vincitore

ANT in tour per la prevenzione oncologica

Il progetto nasce per rispondere ad un’esigenza reale e denunciata a più riprese da medici ed istituzioni: il bisogno di tornare ad una “cultura della prevenzione” e contrastare l’abbandono di certe “buone pratiche” sanitarie, prima fra tutte l’abbandono dei controlli di prevenzione oncologica, che sta causando un grave aumento delle diagnosi tumorali in fase avanzata, con conseguente abbassamento del livello dell’aspettativa di vita.
26°
Progetto vincitore

Cambio rotta

Lotta alla povertà da intendersi non come mera elemosina ma quale strumento per favorire la formazione e la professionalizzazione di giovani autori di reato che intendono cambiare rotta e vincere la sfida contro gli errori del passato.